(propriamente
Maria Isabel Luisa). Regina di Spagna. Figlia di
Ferdinando VII, re di Spagna, e di Maria Cristina di Borbone-Napoli, sua quarta
moglie. Nel 1833, dopo la morte del padre, salì al trono sotto la
reggenza della madre. Ebbero così inizio le guerre civili tra i suoi
seguaci e quelli dello zio paterno Don Carlos, escluso dal trono. La guerra
civile (1833-1840), dopo iniziali successi carlisti, si concluse con una
sconfitta per quest'ultimi e con la capitolazione di Vergara (agosto 1839). La
vittoria arrise al generale B. Espartero, che riuscì a mantenere saldo il
Governo. Nel frattempo, le insurrezioni al Nord e le lotte tra i conservatori e
i liberali si facevano sempre più frequenti, tanto da costringere
I. a concludere un'alleanza con Inghilterra, Francia e Portogallo (22
aprile 1833). Venne accordata la Costituzione del 1812 e furono istituite due
camere (statuto regio del 15 aprile). Dopo aver domato la ribellione carlista,
nel settembre del 1839, il Governo scioglieva le Cortes, ma Madrid e Barcellona
insorsero, costringendo la reggente Maria Cristina alla fuga in Francia. La
reggenza venne affidata ad Espartero e A. Argüelles e, dopo la caduta del
primo, al generale F.J. Castanos nel maggio del 1843, epoca in cui venne
instaurata la dittatura militare di Narvaez, il quale iniziò una politica
antiliberale. L'8 novembre 1843 le Cortes anticiparono la maggiore età di
I., ma il periodo in cui essa regnò fu costantemente difficile. Il
suo debole marito, Maria Ferdinando Francesco d'Assisi, figlio dell'infante
Francesco di Paola, duca di Cadice, le fu di scarso aiuto nell'azione di
Governo. Nel frattempo, Narvaez ebbe modo di rafforzare il proprio potere sul
Governo. Il 3 febbraio vi fu un attentato alla vita di
I. e molti
generali dell'esercito costituzionale furono mandati in esilio. Nel 1854 si
verificò un'insurrezione da parte dell'esercito capeggiato da Leopoldo
O'Donnell. La regina madre fuggì nuovamente in Francia ed
I.
affidò ad Espartero il compito di formare un gabinetto a carattere
liberale. Gli succedettero O'Donnell e Narvaez, alternandosi per anni al potere.
Nel 1867, dopo nuovi moti insurrezionali, venne formato un Governo provvisorio
repubblicano.
I. fuggì in Francia il 30 settembre 1868. Nel giugno
dello stesso anno abdicò in favore del figlio Alfonso XII, che cinque
anni dopo venne richiamato in patria (Madrid 1830 - Parigi 1904).